rav

RAV – Rapporto di autovalutazione

Il RAV rappresenta l’autoanalisi da parte di un istituto relativamente ai propri punti di forza e di criticità.

Descrizione

La valutazione del sistema educativo di istruzione, secondo quanto previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013 “Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione“, prosegue il percorso avviato con l’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche che responsabilizza le scuole “nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”.

 

Il Sistema Nazionale di Valutazione ha come obiettivo il “miglioramento della qualità dell’offerta formativae degli apprendimenti”.

 

Autonomia, valutazione e miglioramento sono concetti interconnessi e, tramite la valutazione, le scuole possono individuare gli aspetti positivi da mantenere e consolidare e gli elementi di criticità in relazione ai quali realizzare azioni di miglioramento.

 

Il RAV rappresenta l’autoanalisi da parte di un istituto relativamente ai propri punti di forza e di criticità e, tenendo conto del contesto socioculturale, permette di stabilire connessioni tra gli esiti di apprendimento ed i processi organizzativi-didattici. Inoltre, consente di individuare le priorità e definire gli obiettivi di miglioramento. Il documento si suddivide in 5 sezioni:

  • la prima inerente il contesto e le risorse
  • la seconda contiene gli esiti degli studenti
  • la terza è relativa ai processi messi in atto, in merito alle pratiche educative e  didattiche ed anche alle pratiche gestionali e organizzative
  • la quarta è riferita al processo di autovalutazione;
  • nella quinta sono definiti priorità, traguardi e obiettivi di processo.

PRIORITÀ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITÀ TRAGUARDI
Risultati scolastici Ridurre il numero di alunni licenziati con voto “6” all’esame di licenza Rientrare almeno nei valori medi
Risultati a distanza Ridurre la discrepanza tra consiglio orientativo e scelta della scuola superiore Aumentare almeno del 15% la corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata
Motivazione della scelta delle priorità  sulla base dei risultati dell’autovalutazione
Le priorità sono state definite sulla base dei principali elementi di debolezza emersi dal processo di autovalutazione:
– relativo “appiattimento” delle valutazioni in uscita
– difficoltà a differenziare i percorsi e a garantire un efficace lavoro di recupero e potenziamento
– definizione ancora poco strutturata del curricolo continuo e dei traguardi di competenza in uscita
– discrepanza tra consiglio orientativo e scelta della scuola superiore 

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO OBIETTIVO
Curricolo, progettazione e valutazione Costruire un curricolo sulle competenze trasversali e individuare criteri di valutazione
Proseguire nel lavoro di progettazione verticale (gruppi misti) per la condivisione del curricolo continuo e la costruzione di prove di verifica
Ambiente di apprendimento Organizzare più momenti a classi aperte finalizzati al recupero e al potenziamento
Potenziare strategie innovative: apprendimento cooperativo, peer education, flipped classroom, …
Continuità e orientamento Potenziare gli aspetti dell’orientamento destinati alla conoscenza di attitudini/potenzialità e alla condivisione con le famiglie
Indicazione del modo  in cui gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità
La costruzione di un curricolo continuo condiviso tra primaria e secondaria dovrebbe rendere più efficace il percorso evitando inutili sovrapposizioni e facendo tesoro delle competenze già acquisite. La costruzione di prove di verifica condivise dovrebbe agevolare l’analisi della situazione del gruppo e di ciascuno al fine di progettare la revisione/prosecuzione dell’attività.
Un impianto organizzativo che sfrutti maggiormente il principio della flessibilità organizzativo-didattica e che introduca modalità di lavoro più interattivo dovrebbe favorire la possibilità di personalizzare maggiormente l’azione didattica rispondendo in modo più adeguato ai differenti bisogni.
Infine il potenziamento dell’analisi sulla conoscenza di sé e delle proprie attitudini dovrebbe portare ad una maggior corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta consapevole della scuola superiore.

Tempi e scadenze

Pubblicazione del RAV aggiornato

31

Lug

Ulteriori informazioni

Il RAV deve essere compilato da tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie. Esse hanno già compilato il questionario per l'Autovalutazione le cui informazioni vanno a comporre una parte del RAV.

Riferimenti normativi
Ulteriori informazioni: https://www.istruzione.it/sistema_valutazione/rapporto.html
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